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...Sono una bambina capricciosa e sognatrice,
una ragazza complicata e lunatica,
una donna che sta' nascendo e si fa forza per affrontare il peso della vita.


domenica 28 febbraio 2016

Chi non muore si.... rilegge.

Buona domenica pomeriggio a tutti!
Come state?? ...


...Sono assai consapevole della mia assenza su blogger, dei miei mancati commenti verso i vostri post interessanti , i belli scambi di opinioni e di esperienze che facevamo.
Mi manca leggere la vostra vita, raccontarvi la mia.
Confesso che il tempo libero a mia disposizione è molto scarso, complice il lavoro che mi tiene impegnata 8 ore al giorno più 2 ore e mezza di pausa, senza contare il tragitto in macchina. Post lavoro frequento spesso la palestra (due giorni di spinning, uno di sala ...più il fine settimana) e quindi torno a casa affamata e stanca, senza minima voglia di accendere il computer.
Il sabato e la domenica mi impegno nell'attività fisica, nell'aiutare mamma nelle pulizie di casa, nel portare Sissi tra i boschi, aiuto nonno nel terreno... esco raramente.

Sono state settimane strane, giorni in cui mi sentivo terribilmente forte nonostante la stanchezza e giorni in cui mi lasciavo lacerare dal dolore fisico e mentale.
Da metà gennaio ho la colite ulcerosa, colon irritato, tensione elevata e gonfiore ovunque.
Ho fatto una cura medica (4 pasticche al giorno) con scarsi risultati.
L'ansia mi divora lo stomaco, alcuni cibi lo irritano maggiormente (sono diventata intollerante al latte - escluso, per fortuna,il parmigiano) con conseguenti crampi e gonfiore esagerato. Con l'immancabile aumento di peso di circa 1-2-3 kg..  (pensate che non mi stanno più i pantaloni della sera prima ed il giorno successivo mi rientrano!)
Ovviamente tutto ciò mi fa salire ancor più la rabbia ed il nervosismo... così mi metto a guardarmi allo specchio deridendomi per il mio corpo schifoso e per l'agitazione che ho dentro.

Dall'altra parte ho il lavoro, le varie persone che ho conosciuto, le responsabilità che aumentano, l'ambiente che si fa più familiare nonostante le innumerevoli paure; ci sono le lezioni di spinning in cui mi diverto un mondo, sudo e rido a ritmo di musica; le serate in sala pesi-addominali con l'istruttore che mi prende in giro o mi fa i complimenti per i progressi raggiunti; ci sono stati i festeggiamenti del mio compleanno (con i parenti, zero amici) come non facevo da 4 anni a questa parte. C'è il cibo che non è più un grande nemico ma piuttosto una forma di nutrimento utile a farmi fare tutto ciò che amo, c'è la voglia di nutrirmi bene ed in modo sano... forse un po' esagerata ma giustificata anche dai problemi gastrointestinali che mi ritrovo. C'è il mio fisico più muscoloso e scolpito, frutto dell'impegno e della costanza e dalla voglia di allontanarmi da quella illusoria magrezza perfetta... Ci sono gli sguardi dei ragazzi attorno, il mio disagio ad essere al centro dell'attenzione ma anche la "contentezza" di non essere così invisibile...

Sto' ancora maluccio, la serenità dista ancora km dal luogo in cui sono adesso...

Non so' come risolverò il problema, ma so' che voglio vivere e questo è sufficiente a farmi andare avanti ,a lottare per una vita migliore, cosciente però del mio carattere impossibile da cambiare totalmente. (Chi nasce un po' Pirandello e un po' Leopardi non potrà vivere senza farsi paranoie e senza momenti di pessimismo... è insito nella natura interiore!)

A parte questo lunga introduzione (che palle che sono, vero?!)... vi scrivo in questo pomeriggio piovoso di una noiosa domenica casalinga con la musica di Marco Masini a tutto volume facendo un po' di cyclette visto che ho saltato l'allenamento di questa mattina.
Ieri sera - dopo almeno un anno che non ci andavo e mesi che non uscivo - ho partecipato ad una festa di Laurea di una mia ex compagna di classe. Cena e ballo in discoteca.
Un'invito inaspettato ma ben accettato da parte mia.
Cercare i vestiti carini da mettermi, truccarmi più del solito blush e mascara, sistemarmi i capelli, fare tardi la notte, mangiare fuori... mi è sembrato tutto così strano, qualcosa di terribilmente anormale... sopratutto considerando che ciò fa parte della quotidianità della maggior parte dei miei coetanei.
Sono partita quasi come un'adolescente 14enne che si ritrova a fare le cose per la prima volta - come se l'anoressia, la depressione avessero cancellato la mia "gioventù" - e sono tornata a casa un po' stordita e pensierosa.

Non è che non mi sia piaciuta per niente la serata, in fondo mi ha fatto piacere festeggiare il traguardo di una persona che (secondo me) se lo è meritato, tuttavia ho avuto modo di riflettere sul mondo moderno e di dare sfogo al mio - tanto adorato - lato pirandelliano.

Ho pensato molto a quanto sia debilitata la società attuale, a quanto i valori veri e sani si stiano sempre più estinguendo e declassandosi dando spazio alla frenesia, ai fine settimana sballati, al poco contatto con la natura, alla chiusura mentale e fisica.

Mi ha fatto tanta tristezza (nonostante qualche iniziali risata e presa in giro) osservare cinquantenni incallite (s)vestite in modo poco sobrio, con tacchi vertiginosi e scolli da paura ballare e strusciarsi senza dignità e ritegno; uomini di ogni età e di ogni ceto sociale che attendono di farsi una ragazza qualsiasi, al solo fine di svuotarsi un po'.
Mi hanno fatto ribrezzo tutti quelli che mi hanno guardato da capo a piedi mentre camminavo...che mi hanno toccano i capelli, che mi hanno detto che ero "bona" o che tentavano di appoggiarlo direttamente.
Mi sono sentita stupida ad essere uscita qualche anno fa con un ragazzo che puntualmente mi sono ritrovata di fronte al nostro tavolo a cenare. Il classico tipo infighettato e modaiolo che ha come obiettivo solo quello di scopare, nient'altro. (Perdonate la mia sincera volgarità, ma senza certe parole il concetto non si esprime al meglio)
Il classico tipo che se non gliela dai dopo due volte scompare, vigliaccamente. Ed infatti così è accaduto. (Ricordo che ci rimasi male solo per una settimana perchè sapevo dove ero andata a "parare", ci uscii soltanto con la speranza che fosse un'eccezione. Ma ovviamente era una regola.)
Ed il classico tipo che riappare magicamente non appena ti ritrova davanti con un tacco alto, calze scure e una gonna longuette aderente (che mi stava bene, lo ammetto!!!).
Parlarci, il suo invito a prendere un caffè, i suoi successivi messaggi sul cellulare (senza mia risposta, perchè secondo me non la meritano) mi hanno fatto comprendere quanto la mia solitudine sia preziosa. 

A volte mi deprimo per la mia scarsa capacità relazionale con gli uomini, per la mia freddezza e l'inesperienza (che si vede... ho l'aspetto della suora di clausura!), di quelle poche (ma buone) occasioni mancate per colpa mia, per la paura di gettarmi nel "vuoto", per non mettermi a rischio... Per quell'enorme paura d'amare che ho dentro...  

"Paura d'amare... 
è soltanto paura d'amare..."
(Marco Masini - "Paura d'amare")

In fin dei conti però non ho (quasi) niente da invidiare rispetto alla gente come lui, a tutti coloro (uomini e donne) che passano anni ad usare le persone considerandole soltanto come carne, senza osservarne l'anima.

"Le pecore ormai sono gia' in discoteca,
mentre ballano l'anima non sa' che fare,
e nel bagno uno squallido viva la fica..."
(Marco Masini - "Paura d'amare")

Persone che si credono brave per la ricchezza di esperienze che si sono fatte, per il loro elevato  e smisurato ego.... Che fanno dell'apparenza il loro principale obiettivo vitale, indossando maschere di forza e di bellezza...

"Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella vecchia signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere. Posso così, a prima giunta e superficialmente, arrestarmi a questa impressione comica. Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s’inganna che parata così, nascondendo così le rughe e la canizie, riesca a trattenere a sé l’amore del marito molto più giovane di lei, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre a quel primo avvertimento, o piuttosto, più addentro: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico”.

(Luigi Pirandello - L'umorismo)

...

Per un attimo ho apprezzato la mia povertà, le mie fragilità non mascherate, il mio carattere chiuso e riflessivo, il mio necessario rapporto con la natura, la mia alienazione da un mondo sciocco e marcio a cui non riesco e non voglio appartenere, dove tutto mi sta dannatamente stretto, dove non c'è amore ma tanta dispersione e superficialità.


Vi saluto, provando a promettervi di essere più presente nel mio, ma sopratutto nei vostri blog!



Ilaria. :)