"Ciao.. Come stai?"
"Si dai, abbastanza bene"
"Sii.. Si vede che stai
meglio"
Ecco, non posso negarlo, si vede
che sto meglio. È vero.
Sto meglio esteriormente,per cui sarei
bugiarda o avrei una dismorfofobia se lo negassi.
Sto meglio interiormente, il mio viso è
più disteso, più sereno, dormo bene, vivo con minor rigidità ed un
pizzico in più di serenità.
Eppure il senso di vuoto è sempre
qui che mi tormenta.
Si fa sentire spesso nell'arco della
giornata... Per un poco passa, spazzato via da un sorriso, da
una risata, da una battuta...
Poi ritorna.
E va subito ad evidenziare cosa
non c è. Cosa manca. Cosa dovrebbe esserci. Cosa vorrei che ci
fosse.
Ritorna di colpo a fronte di un
rimprovero, di un urlo, di un pianto, di una litigata,
oppure subito dopo un commento, uno scherzo poco carino.
E non torna da solo, si porta dietro
l'intero carro... pieno di sensazioni negative.
Ormai lo conosco bene quel vuoto.
E lui conosce me.
Siamo in una convivenza non
vantaggiosa, almeno per me.
Io ospito lui, non ottenendo niente in
cambio.
Non ha nessun pregio, nessun
vantaggio... Tuttavia lo accudisco sempre.
...Perché lo faccio, direte voi?
Ho una pluralità di ipotesi. (Nessuna
certezza.)
Alcuni giorni penso che sia soltanto
una banale questione di abitudine.
Sono abituata ad osservare le assenze,
per cui che è inevitabile si ripresenti costantemente.
Spesso sono addirittura gli altri a
farmelo notare, a sottolineare cosa mi manca e io, a mò di pecora
che segue il gregge, ascolto il parere altrui, facendo partire
in quinta l'autocritica, l'autocommiserazione e la bassa autostima.
In sostanza quindi basterebbe
convincersi dell'opposto, convincersi di aver tutto a disposizione,
di guardare solo il lato pieno del bicchiere , girando
le spalle di fronte ai commenti e ai sogni non realizzati.
Altri giorni
invece penso effettivamente di esserci destinata.
Cioè... Sono dell'idea che pur se
avessi tutto, qualsiasi cosa, qualsiasi persona attorno a me, non
sarei contenta.
Mai in pace. Mai piena. Mai serena.
Come se fossi nata per soffrire,
per alimentare i dubbi, le angosce, i sensi di colpa.
In fondo dai, la terra è piena di
miliardi di persone, tutte diverse. Mica potranno essere tutte
positive e felici... sennò sai che noia vedere sempre
sorrisi e risate?
C è bisogno pure di chi è pieno di
tristezza e di disagio addosso...
Ovviamente questa ipotesi non deve
servire da giustificazione, da scusa per mollar ogni forma di lotta
personale e quotidiana.
Dico semplicemente che, pur combattendo
giornalmente, pur ottenendo addirittura vittorie, sarò
sempre incompleta, infelice, una sorta di caratteristica
intrinseca, un gene del mio DNA che non è possibile estirpare.
Perciò la soluzione sarebbe quella
di accettare il vuoto, facendomi comunque una vita, al meglio
delle possibilità, pur sapendo che l'incompletezza regnerà
dentro il mio corpo.
Altre volte ancora penso che il
vuoto interiore sia soltanto un'illusione.
Avete presente la pubblicità? Quelle
pubblicità che ti invogliano a comprare un ennesimo
elettrodomestico, ad assaggiare un nuovo gelato, ad acquistare un
profumo?
Esse sono fatte appositamente
per indurre al pubblico un'esigenza, facendo percepire
quel bisogno come primario, quando in realtà è pura
superficialità.
Potresti vivere bene senza. Eppure ti
convinci che vivresti meglio con.
"Con quello avrò più tempo, farò
più veloce, sarò più bella......"
E con il vuoto è la stessa cosa.
Il materialismo, la concretezza,
l'esteriorità creano bisogni che, se non soddisfatti generano a loro
volta mancanze. Arrivando a ritenere che se non hai quel qualcuno o
quel qualcosa come gli altri, vali meno, sei in difetto.
"Tutte hanno il ragazzo e io no?"
Ok, mi manca.
"Loro hanno avuto genitori sempre
presenti e io no?" Ok, mi manca.
"Lei ha un amico fedele e sempre
accanto... E io no?" Ok, mi manca.
"Loro hanno un fratello normale...
E io no? Ok, mi manca.
Parli con gli altri, ti rapporti con
loro e ti rendi conto di essere molti scalini più in basso,
meno fortunata, più sola...e automaticamente senti la necessità di
avere tutto ciò che gli altri hanno.
Necessità che divengono mancanze se
non riescono ad essere colmate in poco tempo.
Mancanze che si trasformano
in voragini sempre più profonde con gli anni.
Fino a divenire fissazioni,
sull'onda del patologico.
E qui la soluzione dove starebbe?
Tenere sempre presente, ogni minuto
della vita, che tali mancanze sono solo apparenti, che ognuno
avrà sempre qualcosa che noi non avremo e che, viceversa, noi avremo
sempre qualcosa che gli altri non avranno. (scusate il giro di
parole)
Tre "spiegazioni" al mio
vuoto interiore apparentemente differenti, ma, forse, molto simili e
connesse fra loro...
Alla fine con questo post non sono
giunta a nessuna conclusione, nessuna soluzione, niente di
niente. Spero però di avervi fatto un po' comprendere le mie
mancanze, da cosa esse siano composte e che, magari, pure voi le
abbiate provate e siate riusciti a colmarle.
Grazie per leggermi.
Un bacio a tutti!
Ilaria
Ps. Ho cambiato nuovamente grafica al
mio blog, ho il difetto di annoiarmi subito e la voglia di cambiare
costantemente... Mi auguro vi piaccia! Ho inserito piccoli
suggerimenti/messaggi pure per voi! :)
Ciao, ti capisco appieno e purtroppo anche se vorrei non ho una soluzione, quello che posso dirti, ma non so veramente quando possa essere rincuorante purtroppo, é che sono nella tua stessa sensazione provo esattamente le stesse identiche cose e mi chiedo se effettivamente questo non possa essere il mio destino..
RispondiEliminaSono un po' pessimista ma a volta sembra la stessa evidenza a giustificare certi pensieri.
Ti auguro tanti sorrisi, maggiori battute insomma tutto quello che possa aiutarti a tenere malinconia, senso di vuoto e tutti gli altri pensieri annessi e connessi alla più grande distanza da te e intanto che ci sono ti mando anche un enorme abbraccio ❤
Anche io sono pessimista. Vado dal pessimismo cosmico ad uno normale, leggero, fino, raramente, ad una sorta di entusiasmo che viene subito uccisa a fronte delle brutte vicende attorno a me. Basta poco e arrivo subito ciò che mi smonta tutto, a conferma del mio vedere il bicchiere mezzo vuoto. (Se non interamente)
EliminaMi dispiace che tu possa comprendermi, e non voglio da voi nessuna soluzione. Penso che ognuno debba trovarsela da solo. In modo differente, probabilmente, poiché ognuno ha un vuoto diverso, seppur manifestato in maniera identica.
Grazie per la tua visita, mi fa un enorme piacere.
Un abbraccio a te.
A volte anche io penso che, comunque, in qualsiasi situazione mi trovassi non sarei diversa da come sono ora. E non proverei sensazioni diverse da quelle che provo ora. Prima della malattia di mio padre ero sì, forse più serena, ma i pensieri cupi me li andavo a cercare. Ora, da quando il mio pensiero cupo è lui, e la situazione in cui mi/ci troviamo, non devo nemmeno far la fatica di cercarli questi pensieri. Non so.
RispondiEliminaPoi mi dico che sta a noi. Che la mente mente e dovremmo imparare a giostrarla per il nostro bene.
La mente, mente. Brava Mareva, hai detto proprio bene,
EliminaIl pensiero cupo odierno, per te, è tuo padre, mi dispiace tanto, lo avevo già letto. Forse adesso potrai accorgerti che, in passato, ti rattristi i con niente, ti creavi angoscie da sola, senza che ci fosse un vero problema. Potrebbe essere la spinta e la consapevolezza a vivere di più, godendoti ogni attimo della tua vita, in particolare con chi ti sta attorno.
Grazie mille del commento. Un bacio.
La tua riflessione sul vuoto mi ha fatto venire in mente una canzone che sintetizza perfettamente la mia opinione in merito: "Cumuli" degli 883. Te la consiglio caldamente, anche perché mi sembra in linea con le conclusioni che hai tratto tu.
RispondiEliminaCiò detto, tu non sei nata per soffrire. Sei nata senza un destino: un canovaccio bianco che è stato man mano colorato dall'ambiente circostante, ma su cui tu stessa ora hai libertà di autodeterminazione. Non pensarti mai intrinsecamente destinata all'infelicità, non c'è miglior modo per essere infelici.
Si, Curvula, credere di essere destinati a soffrire è un po come tirarsi la zappa sui piedi. È un autolesionismo soltanto. Però purtroppo a volte ci penso, sopratutto quando lotto e fallisco.
EliminaHo ascoltato Cumuli, nella canzone, non la conoscevo. Il testo è particolare, ma la tua opinione mi è arrivata :)
Grazie, un bacio.
Quanto sei brava per esempio con la tecnologia cara Ilaria..Guarda che gioiellino il tuo blog, io sono un disastro , non riesco quasi a far nulla se non il minimo indispensabile per scrivere..Vedi già una grande qualità in più.
RispondiEliminaMa chi non ha mancanze nella vita adorabile bimba mia, chi non ha avuto delusioni sofferenze tradimenti? E ' impensabile non averne , la vita non sarebbe tale. Sei tu che ti vedi diversa . Io non ho fratelli e sorelle, ho avuto genitori assenti ,un matrimonio breve ma assurdo, una convivenza ideale che il destino mi ha strappato da poco con una lacerazione che ancora deve rimarginarsi..E cosa devo fare , Mi accetto per quella che sono , mi voglio bene( a volte) mi stimo( sempre)...sic...tolgo e poto le cose o persone che non mi vanno, preferisco la solitudine e i miei animali...Sono lunatica e ho momenti di vero e cupo dolore, ma poi rido e cerco di continuare perchè è necessario soprattutto per te per me per quello che sarà, se sarà...
Sorridi amore mio, la vita comunque sia , vale la pena di essere vissuta!
Ti stringo forte!
Nella... Quanto sei saggia... Mi fai sorridere mentre leggo le tue parole.
EliminaÈ verissimo ciò che dici, difficile da praticare, da metterselo in testa davvero. Io mi vedo diversa, già. Forse è la mia visione soltanto.
Mi dispiace per ciò che ti è accaduto poco tempo fa. Me lo avevi detto già, eppure non riesco a trovare altre parole, se non quella misera frase (ma sincera) "mi dispiace".
Rinnovo a te il consiglio di sorrider e viversi la vita!
Un abbraccio...
Quale parole più belle e vere potevano arrivarti se non quelle di Nella Crosiglia? Nulla da aggiungere alle sue.
RispondiElimina"bimbetta" leggendo questo post mi viene da pensare che i libri dovevano essere due :-)).
Seriamente Nella ha detto tutto...credo che quel vuoto di tanto in tanto sia comune a tutti.
Un abbraccio.
Un abbraccio te lo do io cara Carolina.... :)
EliminaPer mail ti ho già detto tutto, anche troppo, forse...!
Grazie di cuore. Un abbraccio a te.
A me non piace il fatalismo, eppure spesso mi trovo, come te, a pensare di essere destinata a sentirmi incompleta, insoddisfatta, imperfetta.
RispondiEliminaUna delle mie migliori amiche, con la quale spesso ho parlato di questa eterna insoddisfazione, se lo è impressa sulla pelle: sehnsucht. Banalmente tradotto in italiano come "desiderio di desiderare", l'anelito eterno a "qualcosa" che non si sa neppure cosa sia, se ci sia. Il bisogno di aspettare qualcos'altro, di volere qualcosa di più, di cercare qualcosa di nuovo.
Non è questione di essere qualche gradino più in basso degli altri, è che la nostra scala è infinita. Saliamo due gradini e decidiamo che ci riposeremo quando ne avremo fatti altri tre, ma dopo tre non siamo comunque contente.
Non so se esista un modo per disinnescare questo meccanismo perverso, ma nel caso ti auguro di trovarlo! E poi di farmi sapere qual è! ;)
Un abbraccio!
Credo che tutti sentono il vuoto.. chi un po' di più, a volte c'è chi si sente circondato solo da quello... ma se ho capito qualcosa è che tutti lo sentono anche chi sembra non saperne il significato! Non ti devi arrendere, devi solo impararlo a gestire perchè non penso possa essere cancellato dalla nostra vita. L'esistenza è troppo complicata per essere immune dal dolore... non c'è modo di evitarlo, bisogna solo imparare a gestirlo! :)
RispondiEliminaMi colpisce sempre quando parli di tuo fratello.. io sono dall'altra parte della barricata, sono io quella malata e il mio fratellone quello che ha dovuto sopportare... i sensi di colpa sono sempre forti verso di lui: i genitori che stavano in ospedale con me mentre lui cresceva con zie e nonni, mamma che correva avanti e indietro per vederlo almeno la sera, rimboccargli le coperte e raccontarli qualche favola in 5 minuti prima che crollasse distrutta... ti assicuro che anche se non sembra lui sa tutto e ne soffre, come ne soffro io...
Ne io ne lui lo abbiamo chiesto ma abbiamo imparato a sopportarci adesso che siamo grandi, ci vogliamo un mondo di bene, è il mio fratellone e lo amo da morire ma tutte quelle mancanze non potranno mai essere compensate e mi dispiace così tanto di avergli tolto i suoi genitori perfetti e sereni; tutto per colpa mia!
Tuo fratello vorrebbe solo vederti felice e chiederti... perchè è la stessa cosa che vorrei dire al mio di fratello maggiore!!
Un abbraccio enorme!!
Spesso credo, forse in modo sbagliato, che pochi possano davvero sentire il vuoto. Che molti non sappiano neanche cosa sia, o lo nascondano talmente bene da non riuscire a sentirlo.
EliminaProbabilmente, ripeto, sto facendo un grande errore, mi appello all'esteriorità... ai sorrisi, alle risate, al viso disteso e alle belle frasi. Magari soffre dentro, da bravo attore mi illude che vada tutto bene.
...comprendo la situazione di te e tuo fratello. Il fatto che ti colpisca mi fa piacere, lo trovo positivo perché credo che sia un insegnamento futuro per te. A lottare, andare avanti per te stessa in primis, ma pure per il bene di tuo fratello. Colui che ha perso un po in passato ha il diritto di ricevere una soddisfazione da te stessa.
Il tuo bene.
Credo che per lui non ci sarebbe regalo più grande. Se puoi cambiare, devi sforzarti a rendere reale tutto questo.
Purtroppo io ho vissuto male da quanto mio fratello è nato, nonostante i miei non volessero farmi pesare nulla, evitandomi tutti i problemi, io mi sono sentita messa da parte, in un angolo, sola a lottare contro i demoni cattivi. Nonostante non lo avessero fatto di proposito, ho sentito tanto dolore è un po nutro un odio verso mio fratello...
Non dovrei farlo, in fondo gli voglio un bene immenso, ma spesso penso a come sarebbe stato senza di lui... Perdonami per questi pensieri...
Un abbraccio. Grazie mille.
Tuo fratello vorrebbe sono vederti felice e chiederti scusa.... (mancava un pezzo!)
RispondiEliminaGrazie per essere passata da me, ti aggiungo tra i blog da seguire.
RispondiEliminaMi vien difficile leggere questa scrittura :P mi fai applicare tanto :D.
A proprosito di vuoto...anche io lo sento, e ti capisco in parte. Devi imparare a gestire certe emozioni e sentimenti, so che non è facile, però pensa solo che le persone che ti vogliono bene, vogliono solo il meglio per te. Un abbraccio
Forse il problema sta nel fatto che sento pochissime persone vicine a me. Che mi vogliono bene. Forse il vuoto è fatto anche da tutte le numerose assenze.
EliminaLa scrittura è simile alla mia, l ho scelta per questo è un po per confondere i lettori :p
No dai, spero effettivamente non sia illeggibile!!!
Un bacio, grazie mille!
Non so cosa dire. Come sempre mi leggi nel pensiero... Sto finendo le parole, scusami...ti abbraccio
RispondiEliminaMa Sybil, non preoccuparti. Mi dispiace che tu mi legga nel pensiero, sai?! ...
EliminaTi stringo.
Io ti capisco.
RispondiEliminaSenso di vuoto perenne, ci convivo, ammetto che esiste e ne prendo atto.
Sono sempre stata così.
Fa parte della vita il senso di vuoto, basta essere consapevoli che esiste e che le cose vanno comunque avanti, che le gioie a volte arrivano e lo spazzano via, che arrivano momenti difficili. È così la vita, cerca di non trattenere ma di esternare, di dire e raccontare.
E poi, stai meglio e si vede, questo è un punto di partenza!
Ho trattenuto tanto tempo, ho esternato tutto assieme e adesso è come se avessi un vuoto dentro nuovamente da riempire con le sensazioni brutte... Come se ripartissi da capo...
EliminaNon deve succedere.
Grazie carissima. Un bacio.
io alterno. Alterno momenti di luce a momenti di vuoto, risucchiante, spiazzante, doloroso. vuoto che annienta tutto, la luce, le sensazioni positive, i sorrisi, i momenti da ricordare. E allora scrivo, scrivo perché, così, la luce resta imprigionata nelle parole, così qualcosa resta, di quella luce, di quella gioia, anche nei momenti di vuoto.
RispondiEliminaMa anche io, penso che ci sono predestinata, al vuoto, a volte. Poi altri giorni no, penso che semplicemente sia bello vivere di piccole cose che illuminano lo sguardo e che aprono la mente, ma ci sono momenti più difficili, immagino tu lo sappia.
Baci
Minerva
Tu quando scrivi imprigioni tutta la luce del mondo... Sei bravissima... Io al massimo, imprigiono quella di una candela :D
EliminaGrazie Minerva di essere passata e di queste belle parole. Un bacio.
Il vuoto prima o poi bussa alla porta di tutti, e non importa quante cose tu abbia. Quanta felicità o quanti amici o amori o soldi. Saprà sempre tenerti legato al filo invisibile dell'insoddisfazione. È una ruota che gira, io credo debba essere per forza così. E la perfezione non esiste, e se esistesse non sarebbe perfetta, ma somiglierebbe più a un fiore con mille diverse sfumature, tutte diverse tra loro. Senza un apparente significato.
RispondiEliminaFatti avanti alla vita per ciò che sei, per ciò che più bello hai dentro. Andrà tutto bene, sorridi...
Un bacio <3
EliminaIlaria*16 maggio 2015 16:59
Ma Lola, la ruota gira davvero o è solo una speranza? Ho tanti dubbi, sai...
Grazie per il tuo commento, provo a sorridere, tu fallo con me... :)
Un bacione.
Premessa: ti prego: cambia font XD Il mio unico neurone si sta cospargendo di benzina e mi guarda con un fiammifero in mano alla voce di "Mi sacrifico, così forse riusciremo a mettere a fuoco le parole".
RispondiEliminaDetto questo...ah, il vuoto.
Solo a sentirne parlare il campanello suona: è il vuoto che vorrebbe gli aprissi le porte per permettergli di riempire la mia vita
Paradossale? Forse.
O forse no.
Perché cosa può mai essere il vuoto, se non la somma di troppe sensazioni in contemporanea, troppe perché la nostra mente razionale riesca ad analizzarle una per una?
Come se due persone volessero entrare contemporaneamente dalla stessa porta e rimanessero bloccate sull'uscio.
Io credo il vuoto sia questo.
Va e viene? Sì.
E' periodico? Inutile negarlo.
A volte torna per tutti (o quasi tutti). C'è chi lo lascia scivolare via, ignorandolo e chi, più sensibile, venga avvolto e non se ne riesca a liberare se non a costo di sforzi indicibili.
Vale la pena liberarsi da qualcosa che torna?
Certamente sì, perché un giorno, una settimnaa, un mese di vuoto sono un peso sopportabile, se il resto del tempo riusciamo a passarlo in una sorta di falsa stabile serenità, che ci illudiamo durerà in eterno, fino al vuoto successivo.
Si può.
Vale la pena farlo.
Si deve.
Vale sempre la pena trovare un raggio di sole in mezzo alla tempesta.
CIao Apprendista, ti ringrazio per la tua riflessione, l'immagine di due persone che cercano contemporaneamente di entrare dalla stessa porte è proprio utile e adatta!
EliminaVale la pena trovarlo quel raggio di sole, hai ragione, a volte però siamo così stanchi, così vuoti da non volerlo nemmeno provare a cercare...
Adesso cambio font, non sei il primo a chiedermelo! A me piaceva tanto, ma effettivamente debbo dire che non è facile leggerci xD
Grazie, scusami per il ritardo nella risposta.
Tutti noi siamo un insieme di spazi pieni e vuoti, e siamo tutti incompleti e imperfetti. Solo accettandoci così come siamo possiamo andare avanti.
RispondiEliminaSi Irene...
EliminaL'accettarsi credo sia il mio problema maggiore. Un giorno ci provo e il giorno dopo mi prenderei a sassate.
Grazie per il tuo passaggio qui... ammiro i tuoi quadri su facebook :)
Se posso, ti consiglierei anche io di mettere un font un pochino più chiaro (o magari di aumentare la grandezza, anche se graficamente è molto bello, all'inizio anche io avrei voluto uno stile del genere ma effettivamente può essere poco chiaro per chi legge).
RispondiEliminaVenendo al post...ma sei dello Scorpione?xD
Perché, a parte gli scherzi, lo sai che anche io vivo come te?Io mi dico essere una eterna pretenziosa, che di quello che ha vuole sempre di più e che anche nei momenti di gioia riesce a trovare qualcosa che la spenga per un attimo.
Io credo che sia una cosa tutta nostra, che tutti hanno ma alcuni in modo più accentuato di altri. E poi anche io, come te, mi rendo conto che quando crollo..lo faccio tutto d'un colpo. Quindi, sai quando leggi quelle frasi fatte 'quando piangi nella vita, lo fai per tutte le cose negative accumulate fino a quel momento?', beh, credo che siano vere.
Quando la tristezza, il senso di inadeguatezza arriva, colpisce su tutti i fronti.
Così da una scemenza come una litigata con Tizio arrivano le lacrime e cominci a viaggiare dove non dovresti ed a pensare mille cose; che ti manca tutto, che non sei in grado di fare questo o quello.
La differenza sta nel voler riprendersi. Ok, piangi. Ok, sentiti vuota. Ma poi basta. Domani è un altro giorno, non ti manca nulla per poter riempire come vuoi quello spazio. Prendi un barattolo di vernice colorata e buttalo sulle pareti bianche che ti ritrovi e comincia a sorridere perché hai 22 anni e tutta la forza per divorare il mondo. Ti manca qualcosa che non potrai mai rimpiazzare?Ok, non posso dirti che lo capisco perché in genere io sono davvero una ragazza fortunata per le cose che ho, ma posso dirti che ci vedo una buona motivazione per essere tu stessa quello che ti è mancato per qualcun altro.
Non buttarti giù, mai, non per sempre, perché nulla può toglierti la bellezza del vivere. Perfino scrivere è vita!Devi godertela!
Ps. Stavo pensando...non è una cosa che ho mai fatto (eccetto una volta che mi ha detto particolarmente bene xD), ma se qualche volta ti senti proprio giù, giù, giù e stai per crollare e ti va, scrivimi, ti contatto anche in privato se ti va..così, anche solo per un sorriso.
Un abbraccio ^.^
Cara Stella, leggo in ritardissimo tale messaggio, ma sono davvero rincuorata di ciò! E' bellissimo, un incoraggiamento grande e una prova di "affetto"....
Elimina... Mi sento meno sola, grazie :)
Non sono dello scorpione, bensì dell'acquario! Un segno difficile secondo me! Molto contorto gia' dal fatto che si chiama Acquario e non è un segno d'acqua xD
Comunque adesso passo da te, ho bisogno di ringraziarti direttamente lì.
Un abraccio.