Auto, cammino, treno, cammino.
Riflessioni a gogo, occhiate verso il
mondo, verso le persone, gli animali attorno.
Inizia così, solitamente, la mia
giornata.
Persa tra la folla che scorre
veloce, immersa nei pensieri gia' alle prime luci del mattino.
Subito dispersa tra quelle
insicurezze, quei punti interrogativi che viaggiano
inserabilmente nella testa.
Guardo la mia immagine riflessa nelle
vetrine dei negozi, molti dei quali ancora chiusi, vuoti.
Mi specchio nella speranza di trovare
un'altra immagine di me stessa, col desiderio di sentirmi
adeguata, ordinata, adatta.
E invece... solita faccia,stesso corpo,
identiche espressioni. Una completa visione di me stessa sempre
difettosa.
C'è continuamente qualcosa che non va.
Dentro e fuori.
...Mi osservo...
I miei capelli sono arruffati, il
ciuffo è girato dalla parte opposta a causa del vento, la piega non
è venuta bene. Il mio viso è segnato dal passare delle giornate...
scorgo piccole rughe di espressione, con la paura che siano sempre
più evidenti... Noto le occhiaie sotto gli occhi nonostante abbia
riposato, gli occhi color nocciola, languidi, tristi, vuoti... Non
dicono niente, sono “muti”, “immobili”, hanno smesso di
brillare talmente da tanti giorni che neanche se lo ricordano come si
fa.
Vedo le mie gambe... ancora troppo
fragili, magre, stanche di camminare, di muoversi incessantemente...
Guardo le mie mani, fredde, gelate
nonostante i guanti... li tolgo e vedo le unghie spezzate, la pelle
infreddolita, le dita storte...
Porgo attenzione sui miei vestiti... I
jeans sono troppo larghi, il cappotto è vecchio ormai, la borsa è
bella ma non so' portarla come si deve...
Intravedo la mia espressione di
infelicità, di delusione, di amarezza nel guardarmi...
… Un sospiro....
La mia mente vorrebbe farmi piangere,
vorrebbe farmi cadere una lacrima dal viso, mentre il cuore batte...
Eppure gli occhi non si muovono, non
voglio piangere, voglio continuare ad indossare la maschera della
dura, della ragazza forte, sicura di sé, intoccabile...
Quella maschera che vorrei avere cucita
addosso, internamente...
Sì, vorrei tanto essere nata così,
essere la cosidetta “donna con le palle”, quella ambiziosa,
altezzosa, in carriera, vestita bene, con un carattere forte,
desiderata, perfetta...
Tale costume è indosso, il resto del
mondo non lo sa', forse si illude inizialmente che io sia davvero
questa... o forse no, forse capisce fin da subito la mia sceneggiata
e mi prende in giro, sta' al mio gioco perchè prova pietà per me...
Sguardi di uomini, commenti di alcuni
(parole graziose oppure estremamente viscide), sguardi di donne verso
il mio fisico, ciò che indosso, come mi sta'...
Mi sento al centro dell'attenzione,
con le “luci” posate su di me, e mi imbarazzo...
Mi vergogno perchè ogni occhiata che
mi arriva la sento come un giudizio nei miei confronti.
Una miriade di pensieri negativi nella
mia testa... “Cosa c'è che non va in me?”... “Sono vestita
male? Esagerata?” … “Ho il trucco sbavato? Troppo scuro?” ….
“I capelli messi così fanno schifo?” … “Mi sta' cadendo
qualcosa dalla borsa? … “Mi sanguina il naso?” … “Ho la
cerniera aperta?” (…)
L'ombra del giudizio che
mi insegue perennemente... il terrore di essere sempre inadeguata,
sbagliata, sproporzionata, inidonea, scarsa.
Si può vivere così?
Camminare per strada con questo
fantasma dietro, che non ti da' pace, ed è sempre più morboso,
possessivo, feroce...
Provo a camminare a testa bassa,
veloce, evitando gli sguardi... ma la mia mente gioca brutti scherzi,
riesce a farmi convincere che intorno a me tutti mi stiano
giudicando... “Ma dove corre questa?”, “Ma guarda dove va'” ,
“Ma che fa? Piange?” ….
E allora abbasso il passo, testa alta
inespressiva... cerco di mischiarmi con la massa, di uniformarmi
agli altri, di passare inosservata per la mia normalità...
Eppure le voci critiche non smettono di
tartassarmi... Mi sento osservata... Sono sempre inadeguata...
Vorrei sparire, evitare di essere
vista, nascondermi dagli occhi degli altri...
...”L'invisibilità”,
quanto sarebbe bello.
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Piccolo aggiornamento alimentare:
Come avevo scritto precedentemente
questa settimana è stato particolare e stancante a causa del
dosaggio ormonale che ho dovuto fare. Tre mattinate intere in
endocrinologia ginecologica a fare esami del sangue. Mi hanno tolto
28 flaconi la prima mattina, 16 mercoledì e 12 ieri,
somministrando anche degli ormoni.
In questi tre giorni non ho fatto
colazione, pranzato con una pastina al cioccolato di pasticceria
(fame poca, ma voglia di cioccolata immensa, come se avessi il
ciclo!) e la cena normale. Non ho seguito la dieta e ne ho un po'
risentito, mi sono sentita grassa e gonfia all'addome.
Tant'è che stamani ho avuto la
bella idea di pesarmi.
Ho varcato la
soglia dei 50 kg, anzi 51. Panico totale e odio verso me stessa.
Mi sono subito buttata sulla
cyclette in preda ad una crisi di nervi, iniziando a piangere...
poi, per fortuna, ho riflettuto sugli effetti collaterali che
potevano dare gli ormoni, tra i quali c'è,appunto, l'aumento
temporaneo di peso.
Ho la speranza (assurda, illogica) di
perdere questo kg in più nel giro di qualche giorno, e la voglia di
impegnarmi in questo.
Sto' sbagliando completamente, lo so'.
Eppure non riesco a pensare diversamente, non riesco a togliermi
dalla testa quel numero e a rimanere ferma un attimo.
Ps. Ho cambiato grafica al blog dato
che mi ero gia' stufata di quei colori... spero vi piaccia!
Un saluto a tutti voi che siete passati nel mio spazio, grazie!
Ilaria